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«Io sono vegetariano, ma mangio il pollo!». – «Io sono vegetariana part-time o flexitariana. A casa mangiamo la carne al massimo due volte a settimana». – «Certo che sono vegetariano, ma il pesce lo mangio!». – A volte, quando durante una conversazione all’improvviso il tema centrale diventa il cibo o, per la precisione, si parla di eliminare alcuni alimenti, pare che tutto sia un grande calderone di teorie.
Nel frattempo è scientificamente dimostrato che adottare uno stile di vita vegetariano o vegano non è solamente una moda: è più sano (in genere, gli adulti vegetariani hanno un indice di massa corporea più basso) e più ecologico. Spesso anche i valori personali hanno un ruolo nella scelta di diminuire o eliminare il consumo di carne: oggi l’etica è al primo posto. Tuttavia, rinunciare completamente a prodotti di origine animale, ovvero abbracciare uno stile di vita vegano, è una scelta poco adatta ai bambini in fase di crescita.
Ma chi mangia cosa e chi rinuncia a cosa? Di seguito una breve panoramica per rinfrescarvi la memoria.
La parola «vegetariano» deriva dal latino «vegetare», che significa «animare». Per questo motivo, le persone vegetariane si nutrono solamente dei cibi prodotti da animali ancora in vita, come il latte, le uova, lo yogurt, il burro, il miele ecc.
Secondo i dati riportati da Swissveg, la più grande istanza che tutela gli interessi delle persone vegane e vegetariane in Svizzera, circa un quarto della popolazione svizzera ha adottato un regime alimentare prevalentemente o esclusivamente vegetariano o vegano. La tendenza è in aumento.
Stéphanie Bieler, esperta di alimentazione presso la Società Svizzera di Nutrizione (SSN), rimanda alle raccomandazioni ufficiali dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV): «Una dieta vegana non è raccomandata per i neonati e i bambini piccoli, che per la crescita e lo sviluppo necessitano di energia e proteine sufficienti, nonché di altre importanti sostanze nutritive. Questo fabbisogno può essere soddisfatto al meglio con una dieta che includa alimenti di origine animale. Più piccolo è il bambino, maggiore è l’effetto di una carenza nutrizionale sul suo sviluppo. Se si intende comunque seguire questo regime alimentare per il proprio figlio, è necessario rivolgersi regolarmente a un nutrizionista qualificato ed eseguire controlli medici regolari. (…)»
Tuttavia, la dieta vegetariana è adatta anche ai bambini, scrive l’ufficio federale competente: «Una dieta vegetariana per neonati e bambini, che comprende latticini e uova, di norma non costituisce un problema, a condizione che si tratti di una dieta equilibrata con particolare attenzione a quelle sostanze nutritive di solito fornite da carne e pesce, come vitamina B12, acidi grassi omega-3 e ferro. (...)». Il ferro può essere assunto mangiando avena e miglio contenuti nei muesli o nel pane, ma anche uova, legumi e verdure ricche di ferro, come le bietole e la valeriana. Un consiglio extra: per il corpo l’assunzione di ferro è migliore se contemporaneamente si aggiunge la vitamina C, che si trova nelle spremute, nei peperoni, nelle fragole e in molti altri cibi.
per il corpo l’assunzione di ferro è migliore se contemporaneamente si aggiunge la vitamina C, che si trova nelle spremute, nei peperoni, nelle fragole e in molti altri cibi.
«La cosa bella di questo trend è che le persone si occupano della propria alimentazione», afferma Sibylle Anliker, dietista diplomata. «Chiedo sempre qual è il motivo che ha spinto una persona ad alimentarsi in modo vegetariano o vegano e ritengo che il mio compito sia quello di accompagnarla lungo questo percorso, creando però anche buone condizioni affinché resti in salute». Anliker ci spiega che i vegetariani che continuano a consumare regolarmente i latticini e le uova hanno un «nutrimento sufficiente», mentre ai suoi clienti vegani chiede spesso di tenere un diario alimentare. «E li avverto del fatto che, con l’alimentazione vegana, alcune sostanze nutritive sono scarse o addirittura non possono essere coperte, motivo per cui devono in ogni caso essere integrate».
I bambini che seguono una dieta vegana devono essere visitati regolarmente dal pediatra per i controlli.