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L’armadio è pieno zeppo, ma non ho niente da mettere. A chi non è capitato? Chi è meno «fashion victim» e più un appassionato di cucina, invece, ha la cucina piena di cose (presumibilmente) utili. E gli amanti del fai da te non trovano più la vite giusta tra le mille tipologie stipate in cantina. Nell’odierna società del consumismo si comprano e si accumulano cose senza pensarci. Il risultato: gli oggetti domestici aumentano esponenzialmente, ma le dimensioni dell’appartamento rimangono le stesse.
Il caos negli armadi spesso si riflette in noi stessi. Non sappiamo né cosa vogliamo né cosa abbiamo. Riordinare le cose ci toglie un peso e ci sprona a dare inizio a un nuovo capitolo. Una cosa a cui non si pensa è che riordinare ha molto a che fare con sapere cosa si vuole: liberarsi, decidere, vivere i cambiamenti, stabilire le priorità. Fa parte dello sviluppo della personalità. Fa bene liberarsi delle cose inutili: mettere in ordine è un programma di benessere per la mente.
Su Internet si trovano innumerevoli consigli in merito. A mio avviso è importante trovare un metodo adatto alle proprie esigenze, altrimenti tutti i buoni proposti svaniscono nel nulla. Ecco alcune proposte.
Chiedetevi per ogni oggetto se ne avete veramente ancora bisogno o se avete un legame affettivo.
L’altro lato della medaglia è il gettare via le cose perché così si producono rifiuti. Spesso le cose di cui ci si vuole sbarazzare sono ancora utilizzabili. Ecco alcune alternative di smaltimento:
la vostra assicurazione di mobilia domestica corrisponde a tutti i vostri averi? Mettere in ordine offre la possibilità di farsi una panoramica della propria mobilia domestica. In questo modo, in caso di sinistro si salva almeno il portafoglio.