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«Digital detox»: andare offline, una volta tanto

Patrizia Catucci
Patrizia Catucci
Che cos’è il «digital detox»? Sul blog scoprirete come aumentare la vostra qualità di vita andando offline e troverete consigli per la disintossicazione digitale.

Che cos’è il «digital detox»?

Il «digital detox», noto anche come disintossicazione digitale, è una cura per ridare smalto alla vostra anima. Durante la fase di «digital detox» si va consapevolmente offline, mettendo da parte smartphone, laptop e compagnia cantante. L’attenzione torna invece a spostarsi sulla vita reale, che sia per un’ora, un giorno intero o addirittura un mese.

 

Ai consigli

Quali benefici porta il «digital detox»?

Nel nostro mondo costantemente connesso, il cervello ha bisogno di fasi di tranquillità per rielaborare le informazioni, consolidare ciò che ha appreso, creare nuove connessioni ed eliminare quelle inutili. Se i media digitali ci disturbano costantemente, inondandoci di nuovi stimoli, il cervello non può beneficiare di queste fasi di quiete e non riesce a rigenerarsi: questo porta a tensioni e stress continui.

 

Il «digital detox» vi offre la possibilità di ricaricare le batterie e di tornare a vivere nel presente. Basta con i controlli e lo scrolling continui: si torna agli incontri reali, a una maggiore creatività, mindfulness o, magari, semplicemente a un buon libro. Una disintossicazione digitale occasionale non solo fa bene, ma ha anche un impatto positivo sul benessere e sulla qualità della vita:
 

  • riduzione dello stress
  • produttività senza distrazioni e maggiore concentrazione
  • mindfulness, autoriflessione e migliore qualità del sonno
  • più vivacità alle relazioni personali
  • aumento della creatività grazie a nuovi impulsi e idee offline
  • riduzione dell’affaticamento oculare e del mal di testa
  • rafforzamento dell’autocontrollo attraverso una rinuncia consapevole ai media digitali

 

La buona notizia è che brevi pause dallo schermo sono già sufficienti per recuperare e disintossicarsi sia fisicamente che psicologicamente.

 

E magari il tempo tolto a queste attività può essere reinvestito per fare più sport / attività fisica o dormire di più.

Autotest: il «digital detox» potrebbe fare bene anche a me?

Mentre facevo ricerca sulla disintossicazione dai dispositivi digitali, ho trovato alcune statistiche. Secondo una di queste, l’adulto medio tocca, scorre o clicca sullo schermo del suo smartphone circa 2'600 volte al giorno (link in tedesco): Vai allo studi. Non poco, vero?

 

Mi chiedo se rientro anch’io nella media. O se magari l’uso che faccio del telefono è ancora del tutto accettabile. Sono andata a fondo della questione e ho analizzato il mio consumo di media, raccogliendo consigli per un «digital detox» semplice.

 

Analizzo il mio consumo digitale

Tutto inizia di prima mattina, alle 6, quando suona la sveglia. Ops, volevo dire il cellulare... È la mia musica preferita a svegliarmi; in compenso lo smartphone ha «dormito» accanto al mio letto.

 

Decido quindi di bandire lo smartphone dalla mia camera.

Effetti della luce blu

 

Secondo alcuni studi, già due sole ore di esposizione alla luce degli schermi comportano una riduzione del 22% dei livelli di melatonina. La melatonina, l’ormone responsabile del ciclo del sonno, è inibita dalla luce a onde corte (luce blu) degli schermi, il che può disturbare il sonno.

Buon giorno

A questo punto sono sveglia, spengo la musica e mi trascino in bagno.

 

Ovviamente il telefono è con me. Accendo internet, controllo chi mi ha scritto su WhatsApp, scarico le e-mail, guardo Facebook, Instagram e TikTok, il tutto mentre sono in bagno.

 

Notifica non prevista sullo smartphone: oggi devo andare in ufficio, anche se avevo programmato diversamente la mia giornata. Mi viene in mente la canzone che fa «Metti un po’ di musica leggera perché ho voglia di niente...». La cerco su YouTube, la ascolto e sorrido.

Metti un po’ di musica leggera...

Quindi mi faccio una doccia, mi vesto e mi preparo per la giornata in ufficio.

Il mio fedele accompagnatore è vicino al lavandino, poi mi segue fino alla macchinetta del caffè e in autobus, dove lo tiro fuori dalla tasca. Controllo la meteo, leggo le notifiche, organizzo le riunioni...

 

Ma aspetta un attimo: non sono nemmeno arrivata in ufficio!

 

Arrivo, scrivo articoli per il blog, passo diverse ore su Internet e sono sempre attiva a livello digitale. Lo smartphone è sempre sulla scrivania perché – non si sa mai – potrei perdermi qualcosa di importante.

 

E questo durante tutta la giornata. Il cellulare è proprio l’ultima cosa che poso la sera.

 

Rileggendo quello che ho scritto, penso che un «digital detox» mi farebbe solo bene.

La mia conclusione sul «digital detox»

Credo di consumare contenuti digitali almeno quanto la media degli utenti.

 

Per questo ho deciso, a partire da ora, di dichiarare guerra al sovraccarico di stimoli regalatomi dai dispositivi digitali e di disintossicarmi almeno una volta al mese. Ciò significa un’intera giornata lontano dagli schermi, o comunque facendone scarsissimo uso.

Tempo trascorso davanti agli schermi

 

Il tempo trascorso davanti agli schermi è il tempo che una persona trascorre quotidianamente davanti a uno schermo digitale, che si tratti di smartphone, tablet, computer, televisori o altri dispositivi elettronici.

Qui si tratta di statistica e raccomandazioni sul tempo trascorso davanti agli schermi per bambini e ragazzi.

Come funziona il «digital detox»?

Guida passo dopo passo per principianti

 

1. In primo luogo, analizzate il vostro consumo digitale attuale. Identificate quali app, siti web o media digitali occupano la maggior parte del vostro tempo.

 

2. Imponetevi obiettivi chiari: quali attività digitali vorreste ridurre? Formulate obiettivi realistici per il vostro «digital detox», ad esempio moderare il tempo giornaliero trascorso davanti agli schermi, ridurlo gradualmente o limitare alcune app.

 

3. Programmate la giornata in modo tale da includere del tempo per le pause digitali. Pianificate delle attività offline per ridurre la dipendenza dai dispositivi digitali.

 

4. Stabilite dei momenti in cui vi astenete consapevolmente dall’uso dei dispositivi digitali, ad esempio prima di andare a dormire, durante i pasti o in determinate stanze.

 

5. Dedicatevi a hobby e attività alternative non legate ai dispositivi digitali.

 

6. Verificate regolarmente i vostri progressi.

Ora tocca a voi!

Quali obiettivi potreste porvi? Ecco alcuni consigli e alcune proposte per aiutarvi a completare il vostro «digital detox».

 

  • Dieta da smartphone: impostate le notifiche in modalità silenziosa e bandite lo smartphone dalla camera da letto. Compratevi una nuova sveglia simpatica, ma soprattutto analogica!
  • Quando siete con gli amici, il telefono deve restare in tasca.
  • Riducete i momenti passati inutilmente davanti allo schermo: durante il periodo di disintossicazione, è vietato navigare a caso sul cellulare.
  • Invece di leggere le notizie sul vostro smartphone, accendete la radio!
  • Disinstallate le app non necessarie, riducete il numero di notifiche e valutate quali newsletter volete davvero ricevere via e-mail.
  • Cancellate o disattivate tutte le notifiche push delle varie app e limitate il tempo trascorso sulle piattaforme di social media.
  • Ogni tanto, chiudete Outlook anche in ufficio, in modo da concentrarvi unicamente su ciò che state facendo.
  • Qualche volta, «dimenticate» il telefono a casa.
  • Installate una delle tante app di «digital detox», ad esempio WellSpent o Opal

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