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Pumptrack: divertimento nel parco con i dossi

Patrizia Catucci
Patrizia Catucci
Che cos’hanno in comune Oberried, Zurigo e Thierachern? Sono tre delle oltre 50 località in Svizzera che si sono fatte contagiare dal «virus del pumptrack». Queste piste circolari con i dossi appassionano grandi e piccini.

Tutt’intorno si accalcano teenager e adulti che osservano gli appassionati sulla pista. Alcuni si esercitano con i primi trucchetti e prendono confidenza con i dossi. Altri ormai sono piuttosto esperti ed esibiscono le loro mosse da maestri con una naturalezza tale da far pensare che non abbiano mai fatto altro nella vita.

 

L’età qui non conta: anche i più piccoli, con i loro monopattini e le loro bici senza pedali, partecipano con la massima motivazione. Livio (4 anni) afferma: «È bello perché posso andare velocissimo e anche saltare in aria col mio monopattino» e sfreccia via. Anche suo fratello Alessio (11) è entusiasta: «Stare sui dossi della pista è speciale, ti senti un grande sportivo. È davvero divertente!».

 

In Svizzera queste piste circolari con i dossi spuntano come funghi.

L’organizzatore di quelli che sono senz’altro gli eventi sportivi più pazzi al mondo, Redbull, le descrive così: «Le pumptrack oggi sono di grande tendenza e potrebbero diventare quello che erano gli skatepark degli anni 90, cioè estremamente popolari».

 

Ma facciamo un passo indietro e guardiamo più da vicino questa parola. Da dove viene il termine inglese «pumptrack»? «Track» indica la pista, «pump» significa «pompare» e si riferisce proprio al tipico movimento ripetuto verso l’alto e il basso che si fa sulla pista con i dossi.

 

Qui infatti, il trucco è proprio prendere velocità in modo efficiente, spingendo il corpo verso il basso e poi verso l’alto, in modo da padroneggiare le ripide curve senza pedalare o mettere il piede a terra.

 

Non importa su quale mezzo ci si muova – monopattino, bicicletta o skateboard – qui servono soprattutto l’istinto e la giusta velocità.

 

Le curve non sono «casuali»: nel costruire il parco, i professionisti rispettano distanze specifiche tra un dosso e l’altro e si assicurano che le curve abbiano un raggio specifico.

Pumptrack Oberried

Lo Swiss Bikepark Pumptrack a Oberried, vicino a Berna, si è fatto un certo nome nell’ambiente: con 300 metri di lunghezza e una superficie di 1600 metri quadrati, ha tanto da offrire agli appassionati di ogni livello.

 

Nell’autunno del 2019 qui si è tenuta perfino la finale del primo Red Bull UCI Pump Track World Championship. Di solito, però, è frequentato soprattutto da persone della zona e della regione circostante.

 

Non avete un mezzo vostro? Qui potete noleggiarne direttamente uno. E chi non si sente ancora sicuro può prenotare un corso per principianti.

Zurigo City

Già da otto anni il Bikepark Zürich, dietro il centro commerciale Sihlcity, è un luogo di incontro per generazioni diverse. Le panchine sparse sulla sua superficie invitano a fermarsi qui per un po’ di tempo. Qui vengono proposti perfino i corsi dello sport scolastico facoltativo della città di Zurigo.

 

Le pumptrack sono finanziate nei modi più disparati: con la partecipazione del comune di domicilio, con i soldi delle donazioni o grazie agli sponsor. In diverse località sono nate associazioni che si occupano della costruzione e successivamente anche della manutenzione delle pumptrack.

Thierachern

Anche a Thierachern, vicino a Thun, a maggio del 2020 è stata aperta una nuova pumptrack. Qui un’associazione è riuscita a realizzare il progetto con oltre 210 sponsor. L’intero impianto è stato finanziato esclusivamente dalle sponsorizzazioni di privati, aziende e istituzioni, del fondo dell’Albo comunale dei Comuni coinvolti e di altri fondi.

Mobile Pumptracks

Il boom non riguarda solo le pumptrack «fisse»: basta guardare l’elenco delle prenotazioni delle due pumptrack mobili del Cantone di Berna per scoprire che la lista dei Comuni in attesa è molto lunga. Le pumptrack possono essere noleggiate per quattro settimane.

 

Anche la città di Berna ha un’offerta simile: negli ultimi sei anni, scolari e scolare di oltre 80 classi e diverse migliaia di bambini e bambine hanno beneficiato dei numerosi eventi organizzati dal mobiles Trainingpark, il parco di allenamento mobile della città.

Attrezzatura

Il casco è bello e obbligatorio su molte pumptrack; ulteriori protezioni (ginocchiere, gomitiere e protezioni per le articolazioni del polso) non fanno male a nessuno.

 

E ora, via: tutti al parco!

Dove trovo una pumptrack vicino a me?


 

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