Occhiali, lenti a contatto, correzione laser: qual è l’opzione giusta per me?

Oltre alla forma del viso e alla correzione necessaria, hanno un ruolo importante anche lo stile di abbigliamento personale e l’effetto che si intende ottenere.

Nei nostri negozi saremo lieti di presentarvi una vastissima gamma di montature e di versioni. Vale anche la pena di provare modelli e forme più inusuali.

Sono disponibili montature arrotondate per i visi spigolosi e modelli squadrati per i visi rotondi. I visi ovali possono permettersi molte forme diverse: rotonda o squadrata, a farfalla o cat-eye... basta provarle dalla propria ottica o dal proprio ottico di fiducia.

• Trattamento antiriflesso: i fastidiosi riflessi della luce vengono ridotti al minimo grazie a rivestimenti molto sottili. La visione risulta così più chiara.
• Clean coat: detto anche rivestimento «loto», perché fa scorrere le goccioline d’acqua. Questo tipo di rivestimento impedisce alle impurità di accumularsi, sigillando la lente e creando una superficie liscia.
• Protezione UV: questo rivestimento viene spesso confuso con la colorazione, ma non ha nulla a che vedere con essa. Solo il rivestimento UV offre una protezione efficace contro i raggi UV. Esso è particolarmente importante, in quanto questi ultimi possono causare patologie oculari come la cataratta.
• Colorazione: sapevate che esistono quattro categorie di occhiali da sole? Più alta è la categoria, più scura è la lente. Sono pratiche anche le lenti con gradazioni di colore, che offrono una categoria più elevata nella parte superiore della lente rispetto a quella inferiore. In questo modo si ottiene una migliore visione verso il basso e una maggiore protezione dalla luce frontale, ad esempio durante la guida.
• Lenti fotocromatiche: le lenti fotocromatiche hanno le stesse caratteristiche delle lenti colorate, ma funzionano in modo diverso. È l’intensità della luce solare a influenzare il livello di protezione dall’abbagliamento, grazie a una reazione chimico-fisica all’interno delle lenti. Il processo di schiaritura richiede un po’ più di tempo rispetto a quello di scurimento, ma le lenti si adattano entro uno-due minuti.
• Polarizzazione: se gli occhiali sono dotati di filtri polarizzati, la visione dei colori e dei contrasti risulta più chiara, in quanto il riflesso è ridotto al minimo. Viene utilizzata soprattutto negli occhiali da sci per filtrare i riflessi della neve oppure negli sport acquatici per ridurre i fastidiosi riflessi sull’acqua. Di conseguenza, le lenti polarizzate sono particolarmente indicate per le persone che praticano spesso attività all’aperto.
• Colori: le lenti colorate non sono solo belle da vedere, ma hanno anche la proprietà di ridurre al minimo l’abbagliamento. Inoltre, colori diversi hanno effetti diversi. Ad esempio, l’arancione accentua il contrasto.
• Trattamento indurente: la sigillatura con lacca indurente rende più robuste le lenti in plastica, che sono così meno soggette a graffi superficiali. Queste lenti sono particolarmente adatte a chi svolge attività fisica e desidera che durino più a lungo.

Indipendentemente dalla disciplina sportiva, gli occhiali devono aderire perfettamente al viso e garantire una vestibilità sicura, ad esempio grazie ad astine con rivestimento in gomma. Per quanto riguarda le lenti, è consigliabile optare per materiali infrangibili e resistenti ai graffi.

A seconda della correzione e della montatura, ci vogliono circa cinque giorni lavorativi. Sono possibili anche tempi di consegna più brevi o più lunghi.

Nella maggior parte dei casi viene utilizzata la procedura Femto-LASIK, in quanto questo metodo è considerato il golden standard per le correzioni refrattive e riscuote la massima soddisfazione delle e dei pazienti.

L’estrazione lenticolare, ad esempio il metodo SMILE, è una procedura relativamente nuova che viene eseguita sempre più spesso. Tuttavia, rispetto alla procedura Femto-LASIK, presenta ancora dei deficit in fatto di precisione e di recupero della facoltà visiva nelle prime settimane dopo l’intervento. Il vantaggio del metodo SMILE è che richiede un solo laser e non si viene a creare alcun lembo (flap) sulla superficie corneale.

Se la cornea è sottile o molto ripida, si possono prendere in considerazione trattamenti superficiali alternativi come i metodi TransPRK, PRK o LASEK. Tuttavia, dopo essersi sottoposti a queste operazioni il tempo di recupero fino al ripristino della completa capacità visiva è più lungo.

Non si avverte dolore durante il trattamento, poiché l’intervento viene eseguito in anestesia locale. Normalmente, anche dopo l’operazione di Femto-LASIK e di estrazione lenticolare non si dovrebbero avvertire dolori. Tuttavia, in caso di trattamenti superficiali si possono avere dolori nei primi tre-quattro giorni, finché le nuove cellule epiteliali non ricopriranno nuovamente le zone ablate (guarigione della ferita).

L’aspetto più importante perché il trattamento abbia successo è la preparazione ottimale e individuale, in particolare l’esame preliminare medico e optometrico dettagliato. Durante questo esame si stabilisce se il trattamento laser è fattibile e, se sì, quale sia il metodo più adatto alle nostre e ai nostri pazienti. Occorre effettuare misurazioni della cornea, del diametro della pupilla, dell’errore di rifrazione e della lunghezza assiale. Inoltre, è necessario un esame oftalmologico approfondito con dilatazione delle pupille prima che l’oculista possa discutere e pianificare individualmente con il o la paziente l’ulteriore procedura da seguire. Se non è possibile ricorrere alla correzione laser (a causa dell’entità del difetto visivo, della secchezza oculare, dell’estrema sottigliezza della cornea ecc.), nella maggior parte dei casi si può correggere il difetto visivo mediante impianti (lenti artificiali nell’occhio).

Le operazioni stesse vengono eseguite in anestesia locale, nella sala laser e in ambiente sterile, senza dolore, in pochi minuti per ciascun occhio. Le e i pazienti ricevono le istruzioni e i medicamenti (antibiotici, colliri antinfiammatori e umettanti) per le prime settimane successive all’intervento. Durante i primi mesi sono previsti controlli il primo giorno e in altri giorni, a seconda del metodo e del processo di guarigione.

Con il metodo Femto-LASIK, ad esempio, si può prevedere il pieno recupero della capacità visiva senza occhiali già il giorno successivo all’intervento ed è possibile tornare a lavorare e guidare l’auto.

Nei primi mesi successivi a un trattamento laser, gli occhi possono essere più secchi rispetto a prima dell’intervento. Pertanto è importante usare regolarmente gocce umettanti. Grazie alla moderna tecnologia e a terapie e cure adeguate, il rischio di infezioni o cicatrici è estremamente basso, sicuramente inferiore rispetto ad anni di utilizzo di lenti a contatto.

Con la moderna diagnostica preventiva e le nuove tecnologie laser, in grado di compensare in maniera estremamente rapida anche i più piccoli movimenti oculari effettuati durante il trattamento, si ottengono risultati estremamente precisi. Tuttavia, in rari casi può verificarsi una leggera sovracorrezione o sottocorrezione, che dovrà essere trattata successivamente e il cui trattamento è di solito incluso nel prezzo dell’intervento.

Praticamente non osserviamo più un’aumentata sensibilità all’abbagliamento, in particolare la sera con la luce artificiale, in quanto è possibile misurare l’esatto diametro delle pupille al buio, coprendolo completamente con l’ablazione laser.

Che il laser possa essere pericoloso e causare danni irreversibili è un mito che fortunatamente è stato sfatato, grazie all’evoluzione tecnologica e ai tanti anni di esperienza dei chirurghi oftalmici. L’esame medico preliminare dettagliato e la consulenza individuale sulla tecnologia laser o implantare più adatta, insieme alla professionalità di esecuzione, consentono a noi e alle nostre e ai nostri pazienti di aspettarsi il massimo successo.